venerdì 30 dicembre 2011

AÑO 2011: ¡UN SUEÑO HECHO REALIDAD!


Premessa: La missione delle sorelle del Cenacolo Francescano di Reggio Emilia in Perú conta con l’appoggio e il confronto quotidiano di un gruppo di laici peruviani di cui condividono spiritualitá ed obiettivi. L’articolo che segue é di due laiche impegnate nella missione, pertanto é sia in italiano che in castigliano. 



ANNO 2011: UN SOGNO DIVENTATO REALTÁ

Siamo impegnate con le sorelle nella loro missione (Hogar San Francisco de Asís) e condividiamo pienamente i loro obiettivi: tra questi, offrire alle famiglie che vivono in condizioni di estrema povertá e ai loro figli, con problemi di denutrizione, una opportunitá per migliorare la loro condizione di vita. Il Perú é ancora un paese dove il tasso di denutrzione é alto e occore lottare perché i nostri bambini non ne soffrano piu.

Noi come peruviane, amiamo molto il nostro Paese ma nello stesso tempo tocchiamo con mano l’importante servizio che stanno svolgendo le sorelle (Piccole Figlie di san Francesco d’Assisi) qui in Perú, come in Italia; Ringraziamo il Signore che ha guidato il cammino di questa Congregazione verso la cittá di Lima, e piú precisamente in San Juan de Lurogancho, il comune piú popolato del Perú (che conta piú di un milione di abitanti). 



 Il Centro aperto dai laici

Seguendo il loro esempio, che 21 anni fa iniziarono la loro missione aprendo un Centro per bambini con problemi di denutrizione, nell’anno che stiamo concludendo 2011 noi, grazie all’appoggio e alla fiducia che le sorelle ci hanno dato, abbiamo iniziato una nuova missione assumendoci la responsabilitá di un altro Centro per bambini con problemi di denutrizione in Canto Grande (zona in cui il tasso della denutrizione infantile é ancora molto alto). Per realizare questa nuova missione stiamo unendo gli sforzi perché sia veramente una opera  che veda l’appoggio e la collaborazione di laici impegnati. 


 Alcuni laici impegnati nel nuovo Centro con Sr Annarita in visita

Durante l’anno abbiamo realizzato ogni possibile tipo di attivitá per avere delle entrate economiche per finanziare il nuovo progetto. Abbiamo molta fiducia che il progetto andrá avanti… Dopo aver avuto una piccola spinta iniziale, dobbiamo imparare a camminare in modo indipendente, gradualmente, testimoniando che in Perú siamo capaci non solo di sognare, ma anche di rendere i nostri sogni realtá...
 
Alcuni peruviani hanno collaborato perché il progetto prendesse il via... ma c’é ancora tanto da fare: anche perché l’autonomia economica é un obiettivo bello e importante ma non facile da raggiungere.... nonostante abbiamo visto molta solidarietá intorno a noi.
Far sí che questa missione che Dio ha messo nelle nostre mani sia possibile, dipende molto dai nostri sforzi, dipende molto da noi... 

A te che leggi chiediamo di accompagnarci nella preghiera e ti chiediamo di non chiudere il tuo cuore a ció che accade intorno a te e nei paesi dove la povertá ancora esiste senza ricevere risposte significative.   

Ricordiamoci che Gesú continua dicendoci: “Tutto ció che farete a uno questi piccoli, lo farete a Me”

Il Signore vi benedica tutti e vi doni un Nuovo Anno 2012 pieno di Amore e Pace.


Bertha (psicologa)  e Rocio (responsabile delle famiglie del Hogar San Francisco)




                                                Hermana Paola con Bertha e Rocio    (che hanno scritto l'articolo)




                                                 
                                                        AÑO 2011: ¡UN SUEÑO HECHO REALIDAD!


Como parte del personal que trabaja con las hermanas en el Hogar “San Francisco de Asís” nos sentimos plenamente identificadas con sus objetivos: brindar una mejor calidad de vida a los niños desnutridos y sus familias, y siendo el Perú un país donde aún el índice de desnutrición es alto, resulta sumamente necesario continuar luchando para que nuestros niños no lo sufran.
Nosotras como peruanas que amamos nuestro país, y somos testigos de la gran labor de Amor que desarrollan las Religiosas “Pequeñas Hijas de San Francisco de Asís”, aquí en el Perú, como en Italia. Nos sentimos Bendecidos, porque Dios guío el camino de esta Congregación hacia nuestra Ciudad de Lima, en la Comuna más poblado del Perú  que se llama San Juan de Lurigancho, con más de un millón de habitantes.



 Hermana Vicenta presentando algunos niños del nuevo Centro

Siguiendo el ejemplo de ellas, Vamos tomando la posta a lo iniciado por las hermanas Franciscanas hace 21 años, con la formación de un comedor especial para niños Desnutridos, este año 2011,  hemos comenzado con una nueva misión, contando con el apoyo y la Confianza depositada en nosotros, tomando a nuestro cargo, la Dirección, el  sostenimiento y funcionamiento del Comedor Especial para niños desnutridos en Canto Grande, (zona con mayor índice de necesidad y de Desnutrición infantil), para esta misión, estamos uniendo esfuerzos, para sacar adelante pues la obra está siendo subvencionado íntegramente con donaciones y  apoyo de laicos comprometidos con los niños más necesitados.                                                         


Durante el año, hemos realizado todo tipo de actividades para recaudar fondos…. Y tenemos tener Fe que podremos seguir adelante. Después de haber recibido un empujoncito inicial, debemos aprender a caminar de manera independiente, pasito a paso, demostrando que en el Perú somos capaces no sólo de soñar, sino de convertir los sueños en realidad.
Y haber convertido este sueño en realidad se debe también a la solidaridad de algunos peruanos que con cada granito de arena donado han hecho posible darle forma, organizarlo e iniciar su funcionamiento; pero aún falta: necesitamos mucha ayuda porque la independencia económica es un lindo objetivo pero no fácil de alcanzar a pesar de que somos testigos de mucha solidaridad en nuestro alrededor…
Continuar haciendo posible esta Misión que Dios hoy ha puesto en nuestras manos, depende de nuestro esfuerzo, de nuestra iniciativa…. Y a ti que estás leyendo pedimos tus oraciones y un corazón abierto y sensible hacia todo lo que pasa en tu alrededor y en los lugares donde la pobreza aún existe sin  respuestas significativas. 
Recuerda que Jesús sigue diciendo a todos los hombres y mujeres del mundo:
                  
“Todo aquello que hagan a uno de estos pequeños lo hacen conmigo”…

  El Señor les bendiga a todos y les done un Año 2012 lleno de Amor y Paz. 
                                               
                                       Bertha   (psicóloga del Hogar)

 Rocío (responsable de las familias del Hogar)

mercoledì 28 dicembre 2011

Gran concerto di Natale.... della Hermana Vincenza

Nelle Scritture la montagna é sempre luogo della Rivelazione di Dio....

Ma anche sul "cerro" (montagnola arida e pelata...Lima é circondata da tanti "cerros") dove opera Hermana Vincenza non si scherza! .... Per il concerto di Natale non mancava proprio niente: tanti bambini, tanta polvere, tanto caldo.... e soprattutto tanta VITA! 

                                               
                                   Il "Signore della vita" davvero é nato ed é ben vivo!!! 



domenica 25 dicembre 2011


Y DIOS DECIDIÓ SER NIÑO

(E DIO DECISE DI ESSERE BAMBINO)










La festa del Natale é un momento importante per la missione del Hogar .... perché, come molti sanno, tale missione é sorta per aiutare bambini in condizioni di estrema povertá . Poi, il progetto si é esteso alla famiglia dei bambini, alle loro giovani  madri.... ai laboratori, offrendo cosí  momenti importanti di formazione e spiritualitá. 

E  non dimentichiamo che la bellezza  ( e il centro ) del Natale é nel fatto che DIO HA MESSO LA SUA GLORIA NELLA FRAGILITÁ DI UN BAMBINO .

E il nostro Gesú Bambino di quest’anno si chiama.... Valentina. Sí, una donna. 

Perché ?  

La donna qui entra ancora tra quelle catogorie di persone piú emarginate, deboli, svantaggiate.... La donna spesso soffre violenza in famiglia, nella societá, dalla sua nascita fino all’etá adulta... Eppure  é  “l’asse portante” della famiglia e delle comunitá parrocchiali: é disposta a TUTTO per il bene dei suoi piccoli e dei suoi cari.

Gesú , sin dalla sua nascita, si é messo dalla parte di queste categorie di persone. 

La famiglia di Valentina inoltre é una delle tante famiglie che hanno bussato alla porta della missione chiedendo ospitalitá... un appoggio.  Una famiglia povera, semplicissima... che peró “vive la sua povertá con dignitá e riconoscenza”.  

Giá...  Il piccolo Gesú, “Dio- con- noi”, puó avere tanti nomi, tanti volti... e, perché no, puó essere anche di “genere femminile”.... 




 


                                  Bienvenido Niño Jesús... Bienvenida Valentina

mercoledì 21 dicembre 2011

"Las hermanas" augurano agli amici : Buon Natale!

                           
LO  SCARTO  E  IL  PRESEPIO

La vita in periferia di Lima non é facile.

La gente lotta per “andare avanti” e spesso intraprende ogni tipo di lavoro pur di aumentare, anche se di poco, le entrate economiche.  
Tra i piú poveri c’é chi si dedica  al “reciclo”. Non si tratta di un “nuovo stile di vita” e tantomento di una scelta per contribuire al grave problema ecologico mondiale, ma una vera necessitá. 

Di cosa si tratta?  I poveri escono per strada...entrano in vicoli bui e pericolosi... si addentrano in borghi nascosti... bussano alle porte di “chi sta meglio”...per raccogliere tutto ció che é stato SCARTATO, buttato  (bottiglie di plastica, carte, cartoni, scatole, latte vuote, ferri, pezzi vari...stoffe...). E questo ... é meglio farlo di notte per evitare troppi incontri ( ... e scontri) con la concorrenza, ma soprattutto per evitare gli sguardi, quelli che giudicano e che “scartano”. Il materiale raccolto viene poi lavato, pulito, sistemato e poi riutilizzato o venduto. 

Molte delle nostre mamme per “arrotondare” la entrata familiare si dedicano anche al “riciclo”.
Da qui la idea, uscita con loro e con le persone che lavorano con me: cosa c’é di piú bello che fare un presepio con i “frutti” di questa attivitá?  E cosí é stato.....

Sapevo inoltre di poter contare sulla “creativitá” del povero....

Immagino vogliate sapere cosa c’é saltato fuori....

Bhé...nel nostro presepio non trovate la classica statuina di gesso o di plastica comprata velocemente nel grande supermercato illuminato per le feste natalizie...
Non trovate statuine quasi “clonate”: stessa altezza, colori simili e volti inespressivi... Non trovate neppure l’atmosfera natalizia, quasi romantica, tipica dei nostri paesi Europei (...affascinante, lo riconosco!)
Ma trovate: colori vivaci...originalitá...diversitá...e soprattutto la “vita costruita e trasformata con fatica”:

due bottiglie di plastica trasformate in bambini che ballano un ballo tipico peruviano al piccolo Gesú;

una capanna ricoperta di tanti pezzi di vetro di una bottiglia rotta  (... ricordandoci le abitazioni dell’amazzonia peruviana, ricoperte di vetro e plastica per riparare dalle piogge); 

un angelo adornato con uno stile spagnolo-coloniale...

una casa fatta di tante scatole di fiammiferi vuote, trovate qua e lá.... 

Maria é una “campesina”  (=contadina), con trecce lunghe di plastica nera e  gonna stile serrano (=delle Ande) e Giuseppe con l’immancabile “poncho” (poncio) di sacco....
e ..... in cielo hanno voluto appendere il Condor, il grande messaggero delle antiche divinitá Incaiche...  

Potrei continuare, ma .... il messaggio é lo stesso:

La storia della “pietra scartata” é iniziata una notte tanto tempo fa e continua ancora oggi: la gente semplice, “i diversi”, i piú deboli, i poveri ce lo ricordano. Penso che il Natale ci inviti a non avere paura di “ció che scartiamo”: puó diventare qualcosa di veramente speciale, originale, importante per me, per noi.... per la societá in cui viviamo. 

Paradossalmente, dal  presepio degli scarti, un messaggio di umanitá. 



                                                                        Buon Natale..... Hermana Paola