Riflessioni di una
missionaria
Nella
nostra missione, giá da tempo, viviamo momenti di incontro, confronto e
meditazione sulla Parola di Dio: finché si é creato un gruppo della Parola. Il
motivo puó sembrare ovvio, scontato per noi “addetti ai lavori”... ma mi
permetto qui di condividere alcune riflessioni.
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Innazittutto si tratta di un IMPORTANTE MOMENTO UMANO. L’incontro, il dialogo, l’ascolto di
“mondi” tra loro diversi non solo per cultura ma anche per storia (es. Il
vissuto del peruviano di Lima é molto diverso da chi proviene dalle zone piú
interne ed isolate del paese)... é un terreno indispensabile ed insostituibile.
Se viene meno il terreno umano non é possibile un reale incontro con l’altro.
Per noi cristiani, missionari... consacrati.... penso, occorre fare un
passaggio in piú: non basta piú concepirsi NEL MONDO.... ma CON IL MONDO per “conoscere
le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendersi cura
dei suoi bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia” (Novo millennio
ineunte n 43). La storia, la vita
...la persona lá dove si trova e non dove si vorrebbe, diventano elementi
importanti di ogni incontro, anche nell’incontro con la Parola.
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> Si tratta poi di un IMPORTANTE
MOMENTO DI FEDE: si tocca con mano che al centro della fede non c’é piú il
luogo sacro, il tempio, ma una RELAZIONE
fondata sulla ricerca profonda che, passando dall’uomo va a Dio. Le domande
sottostanti, la voglia di un senso, il desiderio di trovare la sorgente a una
sete profonda... ma anche la riflessione sulla propria storia sia personale che
di popolo.... aprono gli orizzonti e l’intreccio tra storia umana e storia
divina si fa piú evidente. “La Parola dio Dio non é incatenata”, ma percorre
tuttora le strade della vita, incontra i vissuti, si lascia “toccare” (Lc
8,46//Lc 7, 36-50) dalla quotidianità e dalla umanità; non teme di
“passare in mezzo” (Lc 4,30) a momenti e
situazioni difficili e continua a "raccattare gli scarti", sia quelli che si
sentono tali che quelli che si portano addosso uno sguardo escludente o
spietato. Davvero l’umano é il LUOGO di Dio .. é IL DOVE di Dio....
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> Si scopre, ogni
volta con gran stupore, che la Parola é Parola di tutti i tempi , di tutti i
luoghi con uno stesso messaggio
fondamentale: DONARE VITA, LIBERTÁ,
SPERANZA ad ogni uomo e ad ogni donna. Cristo é piú che mai il “Dio che si
é fatto uomo” per cambiare il modo di essere uomini, per restituirci la vera
“umanitá” . La storia della salvezza é la salvezza dell’uomo.
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... E il cammino umano e il cammino di fede si danno la
mano a vicenda... illuminandosi e arricchendosi VICENDEVOLMENTE.
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Continua a risuonare la Parola: “ Io effonderó il mio Spirito su
ogni uomo e diverranno profeti i vostri figli e le vostre figlie; i vostri
anziani faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Anche sopra gli
schiavi e sulle schiave in quei giorni effonderó il mio Spirito” (Gl 3,1-2).
... perché davvero su ogni uomo, su ogni donna, non importa chi, non importa
se cristiano o non cristiano, é effuso lo Spirito...
Hermana Paola
GRUPO DE LA PALABRA: JESÚS
Y.. AQUELLA MUJER (Lc 7,36-50)
(Resume)
El dialogo se hace más "caliente" cuando se habla de las "miradas"....
(Il dialogo si scalda quando si parla degli SGUARDI.... del fariseo verso la donna, di Gesú e.... degli sguardi che circonadno la donna peruviana...)
LA MIRADA DEL FARISEO Y AMIGOS HACIA LA MUJER
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LA MIRADA DE JESÚS HACIA LA MUJER
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LA MIRADA QUE RODEA LA MUJER PERUANA
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*Hay mucho desprecio,
rechazo
*actitud de
superioridad… sentirse “los buenos”… los que tienen la razón…
*mirada de
humillación…
*Una mirada que no
permite ninguna posibilidad de cambio…
“Ya tu eres así y nunca cambiarás…”
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+Mirada de verdadero amor,
misericordia, respeto, ternura…
+Mirada que no es
hipócrita, porque concretamente defiende, sin temor, la mujer…
+Mirada acogedora sin
reserva…… una mirada que quiere el bien
y la vida…
+Mirada que da mucha
esperanza: muy poco que valga una
persona, delante del Señor somos todos importantes…
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°La mirada que rodea
la mujer peruana, sobre todo si es pobre, es de devaluación, inferioridad….
La mujer de clase baja es más devaluada y no escuchada por los servicios
públicos…
…También en la
universidad pasa lo mismo…
°La ley concretamente no defiende la mujer:
el papel aguanta muchas cosas, pero la realidad es diferente… así que la
mujer no se siente ni protegida ni escuchada por nadie…
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¿Qué opinas
sobre la actitud de la mujer?
Es bien valiente…. se atreve… se arriesga….. Muchas veces se juzga a una mujer, a un
extranjero/a por lo que hace sin pensar que siempre hay un porque…. un motivo que lleva hacia un comportamiento…. Ej.: no podemos no pensar a la trata de las
mujeres: chicas traídas en Lima ilusionadas por malas personas que al final
aprovechan de ellas…la misma cosa pasa a muchas mujeres que, ilusionadas por
malas personas, salen del Perú para ir hacia Europa donde aprovechan de ellas,
explotándolas en todos los sentidos…
¿Qué
sentimientos provoca en ti este texto bíblico?
Compartimos la tristeza y la injusticia que vive esta mujer…. Porque,
lamentándolo mucho, en el mundo, es la clase social que define la persona y “no lo que es verdaderamente”… Al mismo tiempo sentimos mucha admiración hacia la mujer del Evangelio por su valentía y hacia
Jesús que, a pesar de todo, brinda siempre una nueva oportunidad de vida…
Muy poco
que valga una persona en el mundo, para el Señor vale muchísimo… y para Él
siempre existe una posibilidad de cambio…
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