venerdì 22 marzo 2013

“VOGLIO AVVICINARMI A VEDERE …” (Es 3,3)

(Auguri di Pasqua agli amici)


Durante il mio rientro in Italia, tante persone mi hanno fatto la stessa osservazione: “Sicuramente ti sarai giá abituata al “nuovo mondo”.  Queste parole mi hanno fatto riflettere parecchio... Certo, abituarsi... entrare nella routine.... “farci il callo”... a certi stili di vita non é poi cosí difficile, neppure all’interno degli ambienti religiosi... Ma l’invito missionario di Gesú – se non ricordo male – ci fa una proposta ben diversa...

Provo a spiegarmi. 

Quando nel viaggio di rientro si arriva sul Perú, l’aereo – per atterrare - deve attraversare un notevole strato di “nubi grigie” che costantemente coprono il cielo di Lima... per sbucare poi su una realtá che non finisce di “inquietarmi ed interrogarmi”. 

É difficile abituarsi “alla fatica” di tante giovani madri che lottano, spesso da sole, per far sí che i figli possano avere il necessario per vivere e possano frequentare la scuola...

É difficile abituarsi alla “siccitá” in cui vivono gli abitanti della periferia di Lima e alla polvere che si respira... per non parlare dei disagi quotidiani per la mancanza di acqua....

É difficile abituarsi alle baraccopoli in cui tanta gente ancora vive nella periferia di una delle piú grandi metropoli dell’America Latina, qual’é la capitale del Perú...

É difficile abituarsi a tante ingiustizie sociali e politiche che penalizzano sempre i piú deboli (proprio in questi giorni si sta svolgendo una forte ed “aggressiva” campagna di revocazione al sindaco di Lima, una donna che con onestá, concretezza e decisione sta cercando di dare un volto piú umano alla capitale...)...

Sinceramente durante il mio ultimo rientro mi é venuto in mente ció che accadde a Mosé quando – incuriosito dal roveto che non bruciava – si disse: “Voglio avvicinarmi a vedere....”. Piú vado avanti nella mia esperienza missionaria, piú mi convinco di come sia importante lasciarsi interrogare... interrogare la storia che ci circonda ed in cui siamo inseriti... interrogare Dio... : questo ci consente di metterci sempre in cammino, uscire da una falsa pace che – a lungo andare – ci intristisce e ci rende sterili. 

E si scopre - con stupore - che il “FUOCO DELLA VITA” continua ad ardere, anche lá dove mai penseresti...   

E con lo stesso atteggiamento mi sto avvicinando alla Pasqua.... giorni in cui Gesú di Nazaret ci invita ad entrare veramente in un “nuovo mondo”. 

Il mio augurio? 

Vi offro quello che - ancora una volta - la missione mi ha insegnato: “VOGLIO AVVICINARMI A VEDERE QUESTO “SPETTACOLO”.... Non lasciamoci portare via  dall’abitudine... dalla routine .... ma lasciamoci interrogare ed interroghiamo Dio che, nei prossimi giorni di Pasqua – per la VITA - ci offre una “scomoda novitá”. 

Hermana Paola



 
“Il FUOCO della VITA contiua ad ardere anche lá dove mai penseresti..."
                                        (cactus che circondano la missione)

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