martedì 9 ottobre 2012

OTTOBRE MISSIONARIO: Lettera agli amici...


UOMINI E DONNE DELLE MINIERE

Proteste, scioperi, scontri… hanno caratterizzato in questi mesi la vita del popolo peruviano. Nel mese di Giugno é stata ufficializzata la notizia della presenza nel Paese di 169 conflitti sociali attivi ( e 79 latenti...)...Anche questi, come molti altri, rientrano tra i conflitti che non fanno notizia... le cui bombe non fanno rumore.
 
Il 68% di questi conflitti é dovuto a motivi socio-ambientali, in particolare contro i progetti minerari presenti nel Paese che, oltre alle condizioni disumane nel lavoro,  portano pesanti conseguenze sull’ecosistema e sulla salute della popolazione, vicina e lontana. 



Sappiamo che le miniere richiedono enormi quantitá di acqua (principale elemento nel processo di estrazione) e contaminano i bacini con metalli pesanti e sostanze chimiche come il cianuro. Per questo nelle proteste, sono frequenti i cartelli che “gridano” : 
                      ¡AGUA SI, ORO NO!.
Non pensiate sia un problema esclusivo dei paesi in via di sviluppo (...ammesso che si possa fare ancora una linea di demarcazione chiara tra i paesi chiamati del 1° mondo e quelli del 3° mondo...)... semplicemente:

IL CUORE DELL’UOMO, OVUNQUE SI TROVI, CERCA DISPERATAMENTE DIGNITÁ, GIUSTIZIA ... VITA.

Ma, dopo 7 anni di missione mi chiedo e lo chiedo anche a voi: quale “oro” si sta cercando? ... come persone, come cristiani, come Chiesa?.... Accidenti all’oro che luccica ed abbaglia!

Penso che quei “poveracci” (permettetemi la espressione) che lavorano in quei vicoli sotteranei, per molte ore al giorno (giorno e notte, dal momento che per loro vedere il sole non deve essere la preoccupazione principale...), in condizioni spesso disumane, ben lontani dallo sguardo della gente che passa e senza essere adeguatamente contraccambiati... hanno qualcosa da dirci ed insegnarci: anche noi dovremmo diventare uomini e donne delle miniere, della razza dei scopritori... che sanno scoprire, scovare, portare alla luce l’oro nascosto.... lasciando da parte la illusione assurda che l’oro é solo nella tua miniera.  


 

L’ oro vero va al di lá della proprie appartenenze, dei propri schemi.... va al di lá delle nostre liturgie, dei nostri linguaggi... l’oro é ció che ci rende tutti -  ripeto tutti – un pó piú umani, e lancia ponti cercando nelle situazioni concrete l’essenziale del Vangelo.  

Si tratta di cercare insieme cammini, vicoli d’incontro.... e credere che anche nel vicolo accanto c’é l’oro nascosto, pur non avendolo visto (giá... lo Spirito Santo ci precede sempre!!!). Si tratta di diventare "costruttori di vicoli” verso una diversitá che spesso ci spaventa, ci blocca, ci fa alzare muri difensivi... ma che é anche una opportunitá per diventare “insieme” persone nuove, persone del Regno. 

La speranza muove il minatore: speranza di trovare sempre qualcosa di prezioso, speranza di migliorare la propria vita, speranza di rivedere presto il sole. E a noi: ci muove ancora questo tipo di speranza? 

   

 
Non vorrei scandalizzare qualche teologo, ma penso proprio che Gesú sia stato un grande minatore...: ha portato alla luce “l’oro” anche lá dove nessuno se lo aspettava...
 
Credo che la Chiesa abbia una grande responsabilitá: diventare esperta nel muoversi in questa grande miniera che é il mondo!... Preoccupata non tanto dell’oro che luccica, ma di quell’oro che é e da Vita! Spero tanto e prego che sia davvero cosi! 

Quindi,  vi invito a scavare, in noi ed intorno a noi,  con coraggio e libertá... rischiando di passare per dei “poveracci” agli occhi della gente... ma sicuri di diventare un pó piú ricchi dentro!.                                                                                                                        Hermana Paola   

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