UOMINI E DONNE DELLE MINIERE
Proteste, scioperi, scontri… hanno
caratterizzato in questi mesi la vita del popolo peruviano. Nel mese di Giugno
é stata ufficializzata la notizia della presenza nel Paese di 169 conflitti
sociali attivi ( e 79 latenti...)...Anche questi, come molti altri, rientrano
tra i conflitti che non fanno notizia... le cui bombe non fanno rumore.
Il 68% di questi
conflitti é dovuto a motivi socio-ambientali, in particolare contro i progetti
minerari presenti nel Paese che, oltre alle condizioni disumane nel
lavoro, portano pesanti conseguenze
sull’ecosistema e sulla salute della popolazione, vicina e lontana.
Sappiamo che le
miniere richiedono enormi quantitá di acqua (principale elemento nel processo
di estrazione) e contaminano i bacini con metalli pesanti e sostanze chimiche
come il cianuro. Per questo nelle proteste, sono frequenti i cartelli che “gridano”
:
¡AGUA SI, ORO NO!.
Non pensiate sia
un problema esclusivo dei paesi in via di sviluppo (...ammesso che si possa
fare ancora una linea di demarcazione chiara tra i paesi chiamati del 1° mondo
e quelli del 3° mondo...)... semplicemente:
IL CUORE
DELL’UOMO, OVUNQUE SI TROVI, CERCA DISPERATAMENTE DIGNITÁ, GIUSTIZIA ... VITA.
Ma, dopo 7 anni
di missione mi chiedo e lo chiedo anche a voi: quale “oro” si sta cercando? ...
come persone, come cristiani, come Chiesa?.... Accidenti all’oro che luccica ed
abbaglia!
Penso che quei
“poveracci” (permettetemi la espressione) che lavorano in quei vicoli
sotteranei, per molte ore al giorno (giorno e notte, dal momento che per loro
vedere il sole non deve essere la preoccupazione principale...), in condizioni
spesso disumane, ben lontani dallo sguardo della gente che passa e senza essere
adeguatamente contraccambiati... hanno qualcosa da dirci ed insegnarci: anche
noi dovremmo diventare uomini e donne delle miniere, della razza dei
scopritori... che sanno scoprire, scovare, portare alla luce l’oro nascosto....
lasciando da parte la illusione assurda che l’oro é solo nella tua miniera.
L’ oro vero va al di lá della proprie
appartenenze, dei propri schemi.... va al di lá delle nostre liturgie, dei
nostri linguaggi... l’oro é ció che ci rende tutti - ripeto tutti – un pó piú umani, e lancia
ponti cercando nelle situazioni concrete l’essenziale del Vangelo.
Si tratta di cercare insieme cammini, vicoli
d’incontro.... e credere che anche nel vicolo accanto c’é l’oro nascosto, pur
non avendolo visto (giá... lo Spirito Santo ci precede sempre!!!). Si tratta di
diventare "costruttori di vicoli” verso una diversitá che spesso ci spaventa, ci
blocca, ci fa alzare muri difensivi... ma che é anche una opportunitá per
diventare “insieme” persone nuove, persone del Regno.
La speranza muove il
minatore: speranza di trovare sempre qualcosa di prezioso, speranza di
migliorare la propria vita, speranza di rivedere presto il sole. E a noi: ci
muove ancora questo tipo di speranza?
Non vorrei scandalizzare qualche teologo,
ma penso proprio che Gesú sia stato un grande minatore...: ha portato alla luce
“l’oro” anche lá dove nessuno se lo aspettava...
Credo che la
Chiesa abbia una grande responsabilitá: diventare esperta nel muoversi in
questa grande miniera che é il mondo!... Preoccupata non tanto dell’oro che
luccica, ma di quell’oro che é e da Vita! Spero tanto e prego che sia davvero
cosi!
Quindi, vi invito a
scavare, in noi ed intorno a noi, con
coraggio e libertá... rischiando di passare per dei “poveracci” agli occhi
della gente... ma sicuri di diventare un pó piú ricchi dentro!. Hermana
Paola