UNA JOVEN MAMÁ
VALIENTE y “SEDIENTA” DE VIDA.
“Me llamo Olga y tengo 21 años. Trabajo en casa en limpieza y
cocina, lavo ropa y gano mi platita. Tengo un hijo, Andy, que tiene dos años y
medio.
Yo llegué a Lima cuando tenía 5
años, cuando murió mi mamá. Trabajé desde mi niñez vendiendo marcianos y
canchita en la calle; así crecí trabajando en diferentes cosas.
De mi origines, yo soy de Ayacucho Vrae, Rio Apurímac. En el Vrae hay terroristas y narcos, pues
todos vivimos con miedo. Cuando voy
a visitar a mis familiares tengo miedo e prefiero dejar a mi hijo en Lima. Aquí todas las personas trabajan en la chacra
en tremendo calor o en la lluvia para tener algo que comer.
A mí me gustaría ser alguien en la vida… pero lo importante
es que no falte nada a mi hijito: “Lo que he sufrido no quiero que pase a mi
hijo lo mismo”.
Estoy muy agradecida al Hogar San Francisco por haberme
abierto las puertas: aquí me siento bien
y su apoyo me da mucha tranquilidad.
Por el trabajo no tengo mucho tiempo
para estar con mi hijo: quisiera estar más con él…. Pero tengo que ganar algo
para mi familia.
Esta es mi historia real.”
Olga
UNA GIOVANE MAMMA CORAGGIOSA E “ASSETATA” DI VITA
"Mi chiamo Olga e ho 21 anni. Lavoro in una casa facendo le pulizie, cucinando e lavando... cosí guadagno qualcosa (.... circa 100 Euro al mese).
Ho
un bambino, si chiama Andy che ha 2 anni e mezzo. Quando avevo 5 anni é morta la mia mamma cosí sono venuta a Lima. Sin da
allora iniziai a lavorare: vendendo ghiaccioli fatti in casa e pop corn per la
strada: cosí sono cresciuta lavorando, facendo un pó di tutto.
Circa le mie origini, io sono di Ayacucho Vrae, Rio Apurimac. Nel
Vrae c’é il terrorismo e il narcotraffico: qui viviamo tutti con molta paura.
Quando vado a far visita ai miei parenti, ho paura e preferisco lasciare il mio
bambino a Lima. Qui tutte le persone lavorano nel campo sotto un tremendo
calore o la pioggia ... pur di avere qualcosa da mangiare.
Mi piacerebbe essere qualcuno
nella vita, ma l’importante é che non manchi nulla al mio bambino. “Quello che ho sofferto io non voglio che
succeda lo stesso a mio figlio”.
Ringrazio molto la missione del
Hogar San Francisco per avermi aperto le porte: qui mi trovo bene e l’appoggio che qui trovo mi da molta serenitá.
Per il lavoro non ho molto tempo di stare con mio figlio: vorrei stare molto di
piú con lui... ma debbo guadagnare qualcosa per la mia famiglia.
Questa é la mia storia reale".
Olga
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