martedì 1 aprile 2014

XI NON SPRECARE


Riassunto dell' incontro tenuto al Centro Papa Giovanni XXIII  di Reggio Emilia
– lunedì 17 Marzo -


Forse a qualcuno non piacerà … ma se dovessimo suggerire a Qualcuno un altro comandamento, non sarebbe male intitolarlo appunto NON SPRECARE.

NON SPRECARE. Un campo molto vasto …  ma soprattutto un campo che interessa a TUTTI: laici e persone consacrate …. credenti e non credenti …  popoli di tutte le razze, culture e religioni … perché ci ricorda l’urgenza di difendere la bellezza della vita e la nostra prima casa, il pianeta terra.

Domanda. Ma Gesù parla di spreco? 

Provate a leggere con attenzione GV 6, 1-5 … e vi incanterete nel vedere non solo l’attenzione ed il rispetto di Dio verso le persone, ma anche la sua preoccupazione perché venga raccolto ogni piccolo frammento rimasto. 

                                                   “ Perché nulla vada perduto”, dice Gesù.

·       “Perché nulla vada perduto”.  Ci rimanda al nostro rapporto con le cose ed alla mentalità disumana “dell’usa e getta”. Pensate al degrado in cui vivono già tante città … alla mancanza di attenzione a madre natura. E’ venuto meno il RISPETTO al bene comune e la mentalità egoista ha portato ad una mancanza di sensibilità verso l’ambiente in cui TUTTI viviamo.
·       “Perché nulla vada perduto”.  Ci rimanda a tante persone – forse non molto lontane – che sono veramente “a pezzi”, frantumate dalla vita, … persone che non possono o non riescono più a dare ed essere tutto quello che vorrebbero o vorremmo … Gesù, in questo episodio (… ma veramente in  tutto il vangelo!!) , recupera anche loro, donando loro, rispetto, attenzione, stima, una vita nuova … una nuova opportunità …. una speranza.
·       “Perché nulla vada perduto”. Come Gesù è attento alla fame della folla, queste parole ci ricordano che anche IL DOLORE, LA FATICA, LA SOFFERENZA, …. di tanta gente e di tanti popoli, NON POSSONO PASSARE INOSSERVATI. Non ci può essere dolore “sprecato”. Pensate solo alla fatica che – in questo grave periodo di crisi economica – stanno vivendo tante famiglie. Non possiamo fare come se nulla stesse accadendo. Forse possiamo fare poco, forse, dico …. Ma tutti siamo responsabili di creare intorno a noi una nuova mentalità più solidale e rispettosa. Inoltre: tutti siamo capaci di “essere almeno una goccia di vita” per gli altri. 

Anche Papa Francesco, costantemente ci invita a non aver nè paura, né vergogna per tutto ciò che è umano: ci sta ricordando che l’umano è sempre un LUOGO SACRO, … ANCHE QUANDO E’ FERITO, PIAGATO …  ANCHE QUANDO HA SBAGLIATO … ANCHE  QUANDO NON PRODUCE PIU’….  ANZI,  SOPRATTUTTO  ALLORA

Sono missionaria da anni in periferia di Lima e sto toccando con mano le conseguenze di una mentalità dello scarto … dello spreco … di una mentalità che mette al centro non tanto il vero bene della persona, ma l’esclusivo guadagno economico. Sono circondata da una NATURA che è il vero SPECCHIO di queste conseguenze. La mancanza d’acqua che si vive qui è veramente preoccupante, tanto da portare gli esperti ad annunciare che Lima sarà una delle prime metropoli a rimanere presto senza una goccia d’acqua. L’acqua, un ben prezioso perché “tutti abbiano vita”, invece è troppo spesso USATA per altri scopi, tra questi il funzionamento delle moltissime miniere; a ciò si aggiunge la deforestazione (il 48,6% della foresta amazzonica peruviana è in mano alle multinazionali straniere): al centro quindi c’è un USO, SOPRUSO DELLA NATURA senza attenzione al vero bene della popolazione, soprattutto quella indigena. Le conseguenze sono devastanti.
“Perché nulla vada perduto”. Che non sia “sprecato” il grido di tanti popoli che invocano IL RISPETTO  e  UNA VITA DIGNITOSA. 

Lasciamoci dunque interrogare da questo “nuovo” comandamento:  XI  NON SPRECARE.
Ci aiuterà meglio a rispettare TUTTO   E  TUTTI, a valorizzare e a recuperare il debole e chi viene messo da parte, a diventare testimoni di speranza ed artefici di una nuova umanità.

Come ci ricorda Papa Francesco:
“È vero che molte volte sembra che Dio non esista: vediamo ingiustizie, cattiverie, indifferenze e crudeltà che non diminuiscono. Però è altrettanto certo che nel mezzo dell’oscurità comincia sempre a sbocciare qualcosa di nuovo, che presto o tardi produce un frutto. In un campo spianato torna ad apparire la vita, ostinata e invincibile. Ci saranno molte cose brutte, tuttavia il bene tende sempre a ritornare a sbocciare ed a diffondersi. Ogni giorno nel mondo rinasce la bellezza, che risuscita trasformata attraverso i drammi della storia. I valori tendono sempre a riapparire in nuove forme, e di fatto l’essere umano è rinato molte volte da situazioni che sembravano irreversibili. Questa è la forza della risurrezione e ogni evangelizzatore è uno strumento di tale dinamismo”. (N 276  Evangelii Gaudium)
        
   Hermana Paola - missionaria in periferia di Lima (Perù)







 


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