Come giá molti sanno, noi HERMANAS, da pochi giorni ci siamo trasferite in Canto
Grande, per essere meglio vicine ai piú poveri della missione e ... ai laici – impegnati
con noi da tempo - e sempre piú protagonisti nel servizio verso i propri
fratelli.
Circa la zona di Canto Grande, giá si é parlato diverse volte (vedi LUOGHI DELLA MISSIONE.... - CANTO GRANDE - nel "vivo" della periferia di Lima. EN LAS PERIFERIAS DE NUESTRA CASA... )
Nel cuore della periferia di
Lima, i problemi di cui si é sempre parlato qui si fanno piú acuti....
Siamo nel “bello” della periferia
latinoamericana... nel “bello” della missione.
Solo alcuni punti:
1. La zona é aridissma... c’é molta
polvere .... : non cé acqua.... L’acqua é
un bene prezioso ma anche un temuto: le “abitazioni” non sono costruite per
affrontare una eventuale pioggia (giá...ma qui non piove da anni.... )
2. Lungo le strade, polverose, si
innalzano spesso muri altissimi ed inferriate.... Muri per proteggere... muri
per nascondere....
Una delle strade che va alla misione
3. Dietro a questi muri: dei veri mondi
nascosti!!! ... Mondi di fatica... spesso di violenza... di legalitá (...
quando esiste) dai “mille cammini”.... ma anche di semplicitá e di relazioni
ancora molto umane.
4. Tanti bambini... tante
donne.... tante persone che lottano ogni giorno per vivere una vita “non dignitosa”... Un clima di ingiustizie tocca tutti i campi
della vita: sociale, lavorativo, sanitario, educativo.... Al tempo di Gesú le
donne e i bambini e i poveri erano senza diritti: solo al tempo di Gesú?
5. Containers, grandi camion...
che escono da posti impensabili.... con destinazione: estero.
Con Rocio e Veronica - laiche impegnate nella missione
(donne impegnate in prima linea)
Con una madre - visitando le famiglie.
Tanti possono essere gli approcci
a questa realtá....
Proviamo peró ad accostarci a questa periferia con uno sguardo nuovo,
differente... e pensiamo all’incontro di Gesú con la Cananea (Mt 15,21-28 e Mc 7,24-36)
Dalla vita dura, molto dura ... la
donna siro-fenicia vive in un clima quotidiano di ingiustizie e pregiudizi
sociali e religiosi: é una pagana e poi é donna, quindi doppiamente diversa,
contaminata ed emarginata.
Il suo atteggiamento libero e
coraggioso ha fatto scattare subito una reazione di rifiuto!
É duro guardare in faccia alla
periferia: e puó far paura.
Ma questa donna é una tosta... come lo sono
tante donne qui... la sua forza e la sua fede la portano da chi le puó dare una
mano: sicuramente aveva sentito parlare di Gesú.... un messaggio differente é
arrivato a lei, di voce in voce... di relazione in relazione....
Qualcuno non l’ascolta, anzi la tratta come tante volte si fa in questi
casi (“dalle qualcosa perché se ne vada...!!”). Ma qualcuno l’ascolta ... la
conosce.... e cambia.... anzi l’apprezza
e la elogia.
Ma si puó parlare di fede? “Donna,
davvero grande é la tua fede”- le dice Gesú....
La fede di questa donna SMONTA i muri e
le inferriate interiori (che forse sono anche dentro di noi...) e ci riporta
alla essenzialitá.
La fede di questa donna non é la
fede dei bei templi e grandi celebrazioni, ma é la fede in un Dio che non
abbandona nessuno, neppure il piu “disgraziato”... é un Dio che continua ad ascoltare qualsiasi grido, anche i piccoli gemiti di chi vive nell’ultimo
angolo del mondo... é un Dio che vuole la vita e una vita piena e giusta per
tutti...
La Cananea – donna di periferia – insegna che la fede, quella vera, “rompe”
“esce” “provoca” “interroga” “cambia” “apre”...
La periferia: maestra di vita e di fede.